Auto elettriche, e se fossero meno sicure di quelle tradizionali? Quali sono i rischi e i pericoli

Da quasi una settimana al largo dell'Olanda sta bruciando una nave cargo. A bordo ci sono 3.783 vetture destinate ai mercati asiatici, tra cui circa cinquecento elettriche. Il rogo sarebbe stato innescato, ipotizzano i vigili del fuoco, proprio dal malfunzionamento di uno dei mezzi elettrici. Non è la prima volta che accade, a Savona dopo una mareggiata, nel novembre 2018, bruciarono 1.500 vetture, e anche in quel caso, fu accertato, il rogo scoppiò dopo che l'acqua del mare inondò i pacchi batterie.

La vicenda olandese riaccende i dubbi sulla sicurezza delle vetture elettriche. A fornire un utile bussola per valutare lo stato dell'arte, è il sito svizzero della Volkswagen, dove vengono fornite risposte ufficiali sulla pericolosità, o meno, di questi veicoli. Secondo Volkswagen, i pericoli "sono comparabili" a quelli dei mezzi a carburante e gas. Anche in caso di temporale? E qui la risposta è no, poiché se si deve ricaricare l'auto con tuoni e fulmini, bisogna verificare, chiedendo al gestore, se le stazioni di ricarica dispongono di una protezione contro le sovratensioni.

Un'auto elettrica può prendere fuoco, conferma Volkswagen, e aggiunge che c'è anche "un rischio residuo ridotto che si inneschi un incendio a scoppio ritardato", anche dopo alcuni giorni, in particolare nel caso di danni alla batteria ad alto voltaggio. Le sostanze chimiche contenute in forma solida e liquida possono prendere fuoco. E quanto può durare l'incendio? Dipende, ma per spegnerlo va benissimo l'acqua. E una volta spente le fiamme cosa è meglio fare con i veicoli incidentati o bruciati? Quarantena all'aperto con un telone a coprire eventuali parti elettriche esposte. I tempi per smontaggio, riparazione e smaltimento devono essere stabilite da un esperto dell'alta tensione.